Luca Brandiniil 15 e 16 Febbraio è tornata alla Leopolda di Firenze una delle più belle anteprime di Toscana, la Chianti Classico Collection, arrivata alla 31° edizione.
Come sempre la location e l’organizzazione sono state impeccabili per l’anteprima dedicata al Gallo Nero, denominazione storica e sinonimo di vino di qualità dal 1716.
Tra le altre cose quest’anno ricorre l’anniversario del centenario dalla nascita del Consorzio, un grande traguardo per un territorio tanto storico quanto attuale.
Come già emerso l’anno scorso, anche quest’anno vi è stata la riconferma che la qualità media diffusa è molto alta e che ormai c’è piena consapevolezza di cosa può esprimere e rappresentare questo areale.
I protagonisti quest’anno sono stati gli oltre 211 produttori della denominazione presenti alla manifestazione che hanno presentato in anteprima le annate: 2022 per il Chianti Classico e 2020 per Riserve e Gran Selezioni.
Alcuni produttori avevano in degustazione anche annate più “vecchie” di vari vini, dal Chianti Classico base alla Gran Selezione.
Disciplinare e classificazione della denominazione
Ma prima di vedere il migliori assaggi della 31° edizione, facciamo un breve ripasso di come è suddivisa la denominazione del Chianti Classico e cosa prevede il disciplinare:
Dall’anno passato la percentuale minima di Sangiovese nella Gran Selezione, è salita da un minimo dell’80% a un minimo del 90%, ma la più grande e significativa novità è arrivata 2 anni fa con le UGA, ormai concetto assodato nell’intera denominazione.
UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) che vanno a suddividere il grande territorio della denominazione del Chianti Classico in 11 sottozone delimitate che sono: San Casciano, Greve in Chianti, Montefioralle, Panzano in Chianti, Lamole, San Donato in Poggio, Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Vagliagli, Castelnuovo Berardenga
I migliori assaggi della Chianti Classico Collection 2024
i miei personali migliori assaggi, partendo dal nord della denominazione e procedendo verso il sud della stessa:
San Casciano
- La Sala – “La Sala” Chianti Classico 2021
- Montesecondo – “Chianti Classico 2022
- Cigliano di Sopra – “Cigliano di Sopra” Chianti Classico 2022
- Solatione – Chianti Classico 2018
Greve in Chianti
- Castello Vicchiomaggio – “Le Bolle” Chianti Classico Gran Selezione 2020
- Fattoria Santo Stefano – “Santo Stefano” Chianti Classico 2021
- Savignola Paolina – “Paolina” Chianti Classico Riserva 2019
- Querciabella – Chianti Classico 2021
- Querciabella – Chianti Classico Riserva 2020
Lamole
- I Fabbri – “I Fabbri” Chianti Classico 2021
- Fontodi – “Filetta di Lamole” Chianti Classico 2021
- Podere Castellinuzza – Chianti Classico Riserva 2021
Panzano in Chianti
- Gagliole – “Rubiolo” Chianti Classico 2021
- Gagliole – “Pecchia” Gran Selezione 2018
- Fontodi – “Terrazze di San Leolino” Chianti Classico Gran Selezione 2020
- Monte Bernardi – “Sangio'” Chianti Classico 2022
San Donato in Poggio
- Castello di Monsanto – Chianti Classico Riserva 2020
- Castello di Monsanto – Sangioveto Grosso 2018
- Isole e Olena – Chianti Classico 2021
Radda in Chianti
- Tenuta di Carleone – Chianti Classico 2021
- Erta di Radda – Chianti Classico 2021
- Erta di Radda – Chianti Classico “Riserva” 2021
- Castello di Fonterutoli – “Badiola” Chianti Classico Gran Selezione 2020
- Podere Capaccia – Chianti Classico 2021
- Tenute Selvolini – Chianti Classico 2021
Gaiole in Chianti
- Riecine – “Vigna Gittori” Chianti Classico Gran Selezione 2020
- Riecine – Chianti Classico Riserva 2021
- Maurizio Alongi – “Vigna Barbischio” Chianti Classico Riserva 2021
- Castello di Ama – “Montebuoni” Chianti Classico Riserva 2020
- Ricasoli – “Colledilà” Chianti Classico Gran Selezione 2020
Castellina in Chianti
- Castello di Fonterutoli – Chianti Classico 2022
- Pomona – Chianti Classico 2021
- Castellare di Castellina – Chianti Classico Riserva 2021
Castelnuovo Berardenga
- Lecci & Brocchi – “Ragonaia” Chianti Classico 2021
- Castell’Invilla – Chianti Classico 2019
Luca Brandini
