Protagonista dell’anteprima, conosciuta come Benvenuto Brunello, è l’annata 2018, un millesimo che sta facendo discutere molto, divisiva nei giudizi e non banale da comprendere.

Logo Benvenuto Brunello 2022

È andata in scena per la 31° volta, una delle anteprime più attese, che richiama esperti ed appassionati da tutto il mondo per degustare in anteprima il nuovo millesimo del celebre Brunello di Montalcino.

Dinamica e agile, con una buona approcciabilità nell’immediato, ed attenzione alle sorprese, potrebbe sorprendere nel medio/lungo periodo.

Il fatto di avere meno struttura e potenza è ingannevole, non deve far credere che i vini nell’annata 2018 non presentino sufficiente acidità e tannino per l’invecchiamento.

Rispetto alle annate presentate negli anni scorsi è innegabile che tannino e acidità risultano meno evidenti, ma solo il tempo sarà giudice, solo lui ci dirà se l’annata 2018 saprà invecchiare.

Nei giorni precedenti e seguenti a Benvenuto Brunello, ho avuto modo di fare alcune visite in cantina e confrontarmi con i produttori sull’annata 2018 e tutti hanno definito questa annata come “classica” per Montalcino.

In passato è già stato fatto più e più volte l’errore di dare delle etichette infelici a delle annate controverse che però a distanza di anni sorprendono e addirittura sovrastano le annate considerate eccezionali.

Al netto delle caratteristiche intrinseche dell’annata e del giudizio personale sulla capacità di invecchiamento, un’aspetto interessante che emerge, è la qualità media espressa confrontando la zona nord e sud.
La percezione è che la zona sud, solitamente più in difficoltà nelle annate calde, abbia interpretato e risposto meglio, portando nel calice vini, almeno questa fase, più godibili e di ottima fattura.

Peccato per le assenze pesanti sempre più numerose e rumorose, ma è giusto che certe scelte e posizioni vengano risolte all’interno del consorzio. Non spetta a noi giudicare certe scelte.

Banco d’assaggio durante Benvenuto Brunello

Ma passiamo ai miei personali migliori assaggi di Benvenuto Brunello 2022:

Rosso di Montalcino

  • Albatreti Rosso di Montalcino 2020
  • Casanova di Neri Rosso di Montalcino “Giovanni Neri” 2021
  • Castello Tricerchi Rosso di Montalcino 2021
  • Ciacci Piccolomini d’Aragona “Rossofonte” 2020
  • Col di Lamo Rosso di Montalcino 2020
  • Gorelli Rosso di Montalcino 2020
  • Ridolfi Rosso di Montalcino 2020

Brunello di Montalcino 2018

  • Albatreti Brunello di Montalcino 2018
  • Argiano Brunello di Montalcino 2018
  • Banfi Brunello di Montalcino “Vigna Marrucheto” 2018
  • Canalicchio di Sopra Brunello di Montalcino 2018
  • Casanova di Neri Brunello di Montalcino “Giovanni Neri” 2018
  • Castello Romitorio Brunello di Montalcino 2018
  • Castello Tricerchi Brunello di Montalcino 2018
  • Cava d’Onice Brunello di Montalcino “Sensis” 2018
  • Ciacci Piccolomini d’Aragona Brunello di Montalcino “Pianrosso” 2018
  • Le Macioche Brunello di Montalcino 2018
  • Pietroso Brunello di Montalcino 2018
  • Ventolaio Brunello di Montalcino 2018

Luca Brandini



Ti potrebbe piacere:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *